Le verifiche ventennali, o strutturali, si effettuano su gru, piattaforme aeree e tutte le altre apparecchiature di sollevamento che hanno superato i 20 anni di vita.
Negli anni le gru e le piattaforme elevabili vengono sottoposte a fenomeni di fatica strutturale che possono provocare piccole lesioni, definite “cricche”, che nel tempo si propagano rischiando di portare al collasso della struttura.
I funzionari ASL possono prescrivere la verifica strutturale, per valutare i cicli di vita residui della gru, in relazione alla classe stabilita del costruttore. Per questo genere di ispezione, per valutare l’integrità del materiale e la conformità alle norme vigenti, vengono utilizzati i Controlli Non Distruttivi.
Al termine della verifica viene rilasciato il “Certificato di vita residua” dell’apparecchiatura da un Tecnico ABILITATO.
Verifica Ventennale o verifica strutturale
(effettuata con controlli non distruttivi)
Controlli non distruttivi
Radiografia (RT)
Vengono impiegate radiazioni X o gamma e il risultato è visibile su una pellicola.
Magnetoscopia (MPI, MT)
È l’applicazione di un campo magnetico su materiali ferromagnetici: in presenza di difetti sono rilevabili alterazioni del flusso del campo magnetico, visualizzabili tramite l’utilizzo di speciali polveri.
Liquidi penetranti (LPI, PT)
Si applica un liquido che penetra nei difetti per capillarità e il contrasto cromatico permette di evidenziare i difetti superficiali.
Ultrasuoni (UT)
Analisi delle onde ultrasoniche riflesse o trasmesse all’interno del componente, tecnica che fa impiego di onde acustiche ad alta frequenza e che comprende anche la metodologia TOFD.
Termografia infrarossa (IT)
Consiste nell’analisi dell’emissione termica in presenza di discontinuità del materiale: il difetto genera un’alterazione del campo termico.
Esame visivo (VT)
Visual Test: analisi condotta a occhio nudo da un operatore esperto.